L’Agenzia delle Entrate ha finalmente certificato il dato che il mercato immobiliare è in ripresa. Era dal quarto trimestre del 2011 che non si registrava un dato in crescita delle compravendite: da allora, il mercato immobiliare ha subito un calo importante, arrivando a toccare le 403.000 unità nel 2013. Rispetto all’anno di massimo fulgore del mercato immobiliare, il 2006, il volume degli scambi immobiliari del comparto residenziale si è più che dimezzato, ovvero ha raggiunto il 52% in meno.
A livello macro, il settore immobiliare nel I trimestre 2014 ha avuto una crescita del 1,6%, trainata in modo particolare dai settori residenziale e commerciale (rispettivamente +4,1% e +4,7%). La ripresa è inoltre concentrata al Nord e in particolar modo al Centro Italia, mentre il Sud registra ancora un calo, seppur lieve.
Il dato positivo, secondo la nota dell’OMI, è in parte riconducibile al nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in vigore dal 1 gennaio 2014. Quest’ultima, più vantaggiosa rispetto a quella vigente fino al 2013, ha provocato una procrastinazione degli atti di compravendita ai primi mesi del 2014. Il che, alla fine dei conti, ha reso il dato del primo trimestre 2014 particolarmente positivo, e viceversa ha depresso l’andamento dell’ultimo trimestre 2013.